La malattia renale cronica (CKD) rappresenta una delle malattie croniche degenerative non trasmissibili più comuni e costituisce un importante fattore di rischio per la morbilità e la mortalità cardiovascolare. Tuttavia, nuovi studi hanno dimostrato che l’olio extravergine d’oliva, particolarmente ricco di polifenoli, può svolgere un ruolo cruciale nella protezione e nel miglioramento della funzione renale. Scopriamo gli esiti di una ricerca condotta dall’Università Tor Vergata di Roma, che ha esaminato gli effetti dell’olio extravergine d’oliva sul benessere renale e il suo impatto sulla salute complessiva.
La dieta mediterranea e l’olio extravergine d’oliva
La dieta mediterranea è nota per i suoi numerosi benefici per la salute, e l’olio extravergine d’oliva è un elemento chiave di questa alimentazione. Ricco di grassi vegetali e polifenoli, l’olio extravergine d’oliva è stato oggetto di attenzione per i suoi effetti positivi sulla salute cardiaca e metabolica. Tuttavia, gli ultimi studi suggeriscono che il suo potenziale beneficio potrebbe estendersi anche alla salute renale.
La ricerca dell’Università Tor Vergata di Roma
L’Università Tor Vergata di Roma ha condotto uno studio su 40 pazienti nefropatici, valutando gli effetti di due diversi tipi di olio extravergine d’oliva, caratterizzati da un alto (Synergy) e medio (Luxolio) contenuto di composti polari minori (MPC). I partecipanti hanno assunto 40 mL di olio extravergine d’oliva al giorno per 9 settimane.
Miglioramenti nella funzione renale e oltre
I risultati dello studio sono stati sorprendenti. Durante il periodo di assunzione dell’olio extravergine d’oliva, si sono osservati miglioramenti significativi nei biomarcatori della funzione renale, come il tasso di filtrazione glomerulare stimato, l’albuminuria, l’azotemia e l’acido urico. Inoltre, si sono verificati miglioramenti anche nel profilo lipidico, nello stress ossidativo e nei parametri infiammatori, come il tasso di sedimentazione eritrocitaria e la proteina C reattiva. La composizione corporea dei partecipanti ha registrato miglioramenti positivi.
Persistenza degli effetti benefici
Un aspetto interessante dello studio è stato il periodo di wash-out, ovvero due mesi dal termine dell’integrazione dietetica (T2). I ricercatori hanno notato che i pazienti che hanno assunto l’olio Synergy, caratterizzato da un alto contenuto di composti minori polari, hanno mantenuto nel tempo gli effetti salutari dell’olio extravergine d’oliva, in particolare riguardo all’effetto antiossidante e antinfiammatorio.
Ruolo degli MPC nell’olio extravergine d’oliva
Gli MPC presenti nell’olio extravergine d’oliva sembrano essere gli attori principali di questi benefici. Questi composti minori polari esercitano un’azione protettiva nei confronti del rene, contribuendo a ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione. Questi risultati sono particolarmente significativi per i pazienti nefropatici, poiché la protezione e il miglioramento della funzione renale possono avere un impatto positivo sulla loro salute generale e sulla prevenzione delle complicanze cardiovascolari.
Conclusioni
L’olio extravergine d’oliva ricco di polifenoli si conferma come un alleato prezioso per la salute renale. Integrare nella dieta 40 millilitri di ottimo olio extravergine d’oliva al giorno per 9 settimane ha dimostrato di portare a significativi miglioramenti nella funzione renale, nella composizione corporea, nello stress ossidativo e nello stato infiammatorio. Gli effetti benefici persistono nel tempo, soprattutto quando si sceglie un olio con un alto contenuto di composti minori polari.
Come sempre, si consiglia di consultare un professionista della salute prima di apportare modifiche significative alla dieta o al regime alimentare, specialmente in presenza di condizioni di salute preesistenti.